        E non vissero tutti felici e contenti
Peccato... verrebbe da dire, ma purtroppo questo è uno spettacolo che non contempla il lieto fine.
Non solo, non lo contempla per ben tre volte."E non vissero tutti felici e contenti" è una serie di 3 corti, apparentemente scollegati tra loro e privi di un filo conduttore comune. In realtà si tratta di una storia in evoluzione. Si parte dal desiderio impellente di trovare un proprio posto nel mondo, anche quando gli altri non hanno minimamente intenzione di darcelo. 
Una volta acquisito, con molta fatica, ci si chiede chi siamo, chi siamo veramente; e spesso, inaspettatamente, stentiamo a riconoscerci -Fino a poco tempo fa credevo di essere una cosa e invece ne sono un'altra, diversa, opposta, spaventosa- Infine il passaggio pił difficile. Accettare di essere ciò che si è. Né pił, né meno. Accettarlo con consapevolezza. Accettarlo per sopravvivere e per riderci sopra.Il tutto in un miscuglio di surrealtà agrodolce, in cui ogni personaggio fa quel che può per restare a galla, o meglio, in equilibrio.
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